SPRECO ALIMENTARE E SOSTENIBILITÀ AGRO-ALIMENTARE: UN PROBLEMA, DUE STRUMENTI
Lo spreco alimentare è una questione complessa, ma, soprattutto globale. Ogni anno sul nostro pianeta, infatti, tonnellate e tonnellate di cibo finiscono nella spazzatura, nonostante ci siano milioni di persone che soffrono la fame nel mondo. Questo paradosso ha un impatto devastante sull’ambiente, sull’economia e sulla società.
Le cause alla base della problematica sono molteplici, e coinvolgono tutte le fasi della filiera agroalimentare: dalla produzione (eccessi di produzione, standard estetici troppo rigidi, mancanza di infrastrutture adeguate), alla distribuzione (problemi logistici, cattiva gestione delle scorte, etichettatura poco chiara sulle date di scadenza), per finire al consumo (abitudini alimentari scorrette, acquisti impulsivi, porzioni eccessive).
In questo contesto giocano un ruolo fondamentale i concetti di alimentazione sostenibile e sostenibilità agroalimentare.
L’ALIMENTAZIONE SOSTENIBILE è un modello di consumo alimentare che mira a ridurre l’impatto ambientale, garantendo al tempo stesso la sicurezza alimentare e la salute delle persone, attraverso:
- Il consumo di prodotti locali e di stagione, che abbassa le emissioni del trasporto e sostiene l’economia locale.
- Il consumo di alimenti biologici, dove l’uso di pesticidi e fertilizzanti chimici è limitato.
- La riduzione dei consumi di carne: preferendo le proteine vegetali si riduce, infatti, l’impronta di carbonio.
- La riduzione dello spreco alimentare, con la pianificazione dei pasti, la corretta conservazione dei cibi e il riutilizzo degli avanzi.
La SOSTENIBILITÀ AGRO-ALIMENTARE è strettamente collegata all’alimentazione sostenibile: un sistema di produzione e consumo alimentare che mira a garantire la produzione di cibo a sufficienza per tutti, in modo equo e sostenibile nel lungo termine. Una produzione agroalimentare sostenibile si basa su:
- Agricoltura biologica e di precisione: Riducendo l’impatto ambientale e ottimizzando l’uso delle risorse.
- Aumento della biodiversità: Proteggendo gli ecosistemi e garantendo la resilienza del sistema alimentare.
- Brevi filiere alimentari: Riducendo gli intermediari e aumentando la trasparenza.
La lotta allo spreco alimentare passa per alcune buone pratiche, facilmente attuabili, che, però, possono fare la differenza:
- L’educazione alimentare: Insegnare alle persone a pianificare i pasti, a conservare correttamente i cibi e a riutilizzare gli avanzi.
- Un’etichettatura chiara: Rendere più comprensibili le date di scadenza e le informazioni nutrizionali.
- Il recupero delle eccedenze alimentari: Donare il cibo invenduto a enti benefici o trasformarlo in compost.
- Incentivi economici: Premiare le aziende che riducono lo spreco alimentare.
Lo spreco alimentare è un problema che richiede soluzioni innovative e un cambiamento culturale profondo. Per ridurre lo spreco alimentare è necessario un impegno congiunto di tutti gli attori della filiera agroalimentare, dai produttori ai consumatori.
Ognuno di noi, dunque, può fare la sua parte per contribuire ad un futuro più sostenibile, adottando un’alimentazione più consapevole.
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Foto di Gerd Altmann da Pixabay
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